sabato 28 novembre 2009
La cosa più crudele che tu potessi mai fare
giovedì 26 novembre 2009
Eccentrico quanto il tuo vuoto
L'altro giorno mi chiedevo da quando avevo imparato a stendere così precisamente e velocemente il mio smalto, e da quanto tempo non riuscivo più a vedere il vero colore delle mie unghie prima di tingerle nuovamente con colori sgarcianti e decisamente non poco appariscenti.
Da quando quel gesto era diventato talmente irrefrenabile che dovevo farlo almeno una volta a settimana prima di coricarmi onde non riuscire a dormire serena la notte?
Così ho provato a stendere un copioso strato di acetone per cancellare le ultime tracce di smalto, per vedere che effetto faceva.
Si, mi sono messa dispettosamente alla prova, e il risultato è stato inquietante e interessante allo stesso tempo.
Mi sono concessa 5 minuti di tempo, qualche sguardo disinteressato tra le mani e le cose che afferravo.. e piano piano ho cominciato a notare che il colore roseo delle mie unghie provocava in me una sensazione mista alla nausea, l' imbarazzo, inquietudine, di essere nuda e fuori posto. Sensazione che si è placata solo nell'esatto momento in cui aprivo una delle mie preziose boccette tinte di vernice rossa, e cominciavo il mio solito rituale lima-alliscia-stendi-rifinisci.
E' proprio li che mi è sorto il dubbio di essere incappata in un nuovo vizietto, ed è li che ho cominciato a chiedermi quale mefasto sbiribicchio trasparente ero riuscita ad intrappolare all'interno di quelle 30 (no.. forse di più..) vernici che ormai intasano un intero angolo del mio bagno.
Da qui, l' apertura di una nuova porta curiosamente percettiva: può un uomo essere in grado di nascondere, nei suoi vizi più curiosi, delle realtà immensamente tristi per lui? Può una persona intrappolare i suoi vuoti e le sue carenze nelle cose più eccentriche di cui si circonda?
Ho pensato che il vizio, in fondo, viene visto dal' altro come una particolare eccentricità non come un ''sintomo'', e che quando questo è esagerato può essere riconosciuto dagli occhi degli altri addirittura come " un' espressione caratterizzante della persona ".E così io penso di essermi spinta un po' oltre la solita visuale: non mi basta esaminarne la brillante crosta… voglio sempre assaggiarne la polpa.
Mi sono chiesta se i vuoti possono delineare anche la gravità di un eccentrismo, e cioè se più è grande questo vuoto e più l'eccentrico è esasperato o ''particolare'', o se l'area rimane circoscritta solo a quella della punta di un iceberg.
Ho cominciato a fantasticare su cosa si celasse realmente dietro a quelle persone che:
non viaggiano mai senza avere un libro dentro la propria borsa (anche se non lo leggono mai)
che portano pacchetti di sigarette per mesi interi nelle loro tasche (senza mai fumarne una)
comprano centinaia di scarpe col tacco alto (senza indossarne mai perché ''troppo scomode'' )
hanno fatto della loro borsa una farmacia ambulante (ma non si ammalano mai)
indossano perennemente cappelli con visiere anche in luoghi chiusi (non avendo neanche una celata ''alopecia'' o calvizie che dir si voglia)
sono sempre in ritardo (anche se a casa sono pronti già da molto tempo prima)
si lamentano in continuazione (ma che non muovono mai un dito per migliorarsi)
e mi chiedevo come erano riusciti a convincersi che non avrebbero mai potuto farcela senza quelle piccole forme ''rituali''?
Ho pensato: "Che potrebbero mai essere loro i nuovi cornetti rossi scaccia sfiga napoletani del duemila?!? "
Così ho provato ad osservarli negli esatti momenti in cui loro venivano violentemente privati dei loro ''eccentrici vezzi'', per vedere come andava.
Così ho fissato le unghia senza smalto della ''sempre tinta'', nascosto al tipo col pacchetto le sigarette, provato un paio di scarpe col tacco alte dell'amica che ne aveva un miliardo mai usate, confessate alla ''ipocondriaca'' che i suoi medicinali sono ormai tutti scaduti da un anno…. cosa vi verrà risposto.
Nei casi più gravi scattava l' ira funesta, uno scoppio improvviso che mostrava ai nostri occhi una persona completamente diversa fino a quella che, fino a pochi minuti prima, ci guardava con un oceano di placidità negli occhi:
IRA. Me ne hanno dette di tutti i colori, cose sporche e cattive senza motivo senza aver effettivamente bisogno di ricorrere a tanto (secondo me), in fondo che ho fatto di così tanto malvagio?!
COOOOSA HO FAAAATTTOOOO?!!?!? Ho semplicemente tentato di abbattere un muro che meticolosamente loro si sono costruite con cura e pazienza da anni, e quello che per me si rivelava solo ''una cosa un po' bizzarra'' si è mostrata subito come ''una cosa che tu non devi proprio osare di toccare o ti ammazzo''. Io non lo chiamerei neanche punto debole, è qualcosa di più.
Immagino che dietro a tutto questo ci sia solo la paura che tutti noi abbiamo di provare una mancanza, di renderci conto di non essere capaci di affrontare qualche particolare situazione da soli, e quindi si cerca sempre di appoggiarci a qualcosa o a qualcuno,anche se a volte questa comodità ci fa perdere il controllo su di essa e ne veniamo irrimediabilmente succhiati vivi.
E' per questo che secondo me, da un ''semplice voler perdere peso'' si può passare a un disturbo alimentare vero e proprio, o ''da una sigaretta ogni tanto'' ci si ritrova di punto in bianco a consumarne due pacchetti in una sola giornata, o dall' avere paura di beccare l' influenza H1N1 ci si costringe a non frequentare più Giovanna per mesi perché "lei ha avuto il raffreddore durante la pandemia della febbre suina potrebbe ancora covare qualcosa!!"
Ovviamente mi sono limitata ad osservare solo alcuni tipi di persone ritenute da molti ''eccentriche'' o ''dotate di un particolare gusto eccentrico'', con questo non voglio dire che ogni nostra piccolo vizio-eccentrismo nasconde al suo interno un succo un po' più amaro rispetto alla frizzante immagine con cui appaiono…però … però …
lunedì 31 agosto 2009
Sono una cosa strana
giovedì 27 agosto 2009
Unusual donna depression.
sabato 1 agosto 2009
Galeotto quel test che mi fregò ... !
Cara Lu, vedo che in certe situazione sei anche sveglia e perspicace: infatti, se alcuni mesi hanno 31 giorni tutti però ne hanno almeno 28. Quindi la risposta giusta è 12. Brava!
Cara Lu, pochissime persone parlano chiaramente e volentieri dell'invidia che provano: parlarne apertamente inibisce perché è come mettersi a nudo, svelare la parte più meschina e vulnerabile di sé.. Tu hai ammesso di essere un poco invidiosa e questo denota un lato positivo del tuo carattere: ti piace essere sincera anche quando è scomodo. Complimenti!
Probabilmente hai un carattere piuttosto tranquillo, non vai in cerca di 'scossoni'.
Tra tanti problemi e contraddizioni tu sei comunque fortunata, perchè stai attraversando il periodo più bello e più importante della tua vita. Sii serena e affronta i contrasti con lealtà e saggezza. Con questi propositi, alla fine, tutto andrà come tu speri, ma se anche così non fosse, tu avrai comunque la consapevolezza e la ragione di aver fatto del tuo meglio. E non è poco!
A volte vorresti tornare indietro per cogliere ciò che un tempo ti sei lasciata sfuggire. Non è vero?
Forse la fedeltà in amore è proprio una questione di temperamento. Ma tu hai quel temperamento? Da una recente ricerca pare che la fedeltà in amore sia di origine genetica. All’Emory University d’Atlanta, un gruppo di ricercatori ha da poco ultimato uno studio che ha dimostrato la dipendenza genetica della monogamia o della promiscuità sessuale. L’esperimento è stato eseguito su due specie di topo caratterizzate una da uno stile di vita monogamo, e da uno promiscuo; andando a modificare l’espressione del gene considerato responsabile, è stato così possibile convertire i topolini monogami in poligami e viceversa.
Qualche cosa di scorretto c'è nel tuo comportamento. Forse dormi troppo poco o ti alimenti in modo sbagliato. Prova a prenderti un periodo di riposo e sforzarti di dimenticare quei soliti problemi quotidiani. Non succederà nessun dramma per qualche giorno di riposo e di relax. Ci guadagnerai in salute e riprenderai poi con rinnovata vitalità ed energia.
Cara Lu, alcune tue risposte rivelano che possiedi una personalità logica, razionale. Non ti lasci influenzare da nessun argomento che non abbia una sua precisa ragione di essere, Pur essendo dotata di una buona dose di fantasia, le fantasie non influenzano le tue decisioni. Insomma, sei quel che si definisce 'una donna con la testa in cielo, ma i piedi ben saldi per terra. Ottimo!
Cara Lu, ma davvero sei cosi distratta? La tua 'distrazione' o potrebbe però essere sintomo di qualcosa di qualcos'altro, che so, scarso interesse per gli altri. Per le persone che sono a te più care, però devi stare attenta: non è bello dimenticarsi di un compleanno o di un anniversario.
Cara Lu, fuggire non serve e alla fine tu lo hai capito.
Ciao Lu, per il momento ti saluto qui. Abbi cura di te. Se vuoi puoi scrivermi.
mercoledì 15 luglio 2009
Senza la gente sei tutto e sei niente
lunedì 13 luglio 2009
Maso - dandy . Lo sclero è lungo stavolta, lo so.
Quando hai bisogno di un cambiamento, allora prendi un treno.
Sali sul treno e tutto si muove.
La cosa assurda è che tu li seduto rimani sempre fermo, eppure senti che dentro sei in perfetta mutazione, con le sterrate che ti corrono incontro, con le case che diventano sempre più appuntite e lise.
Prendi un treno, e piano piano tutto si trasforma. Quello che alla stazione ti sembrava materiale di primaria importanza può perdere il proprio colore ogni km che percorri, la saturazione va a svanire, e i colori finiscono per nascondersi completamente dietro un unico foglio disegnato in bianco e nero,ed è quello che la tua anima sarà diventata quando scenderai alla tua fermata richiesta: da colori vivaci a bianco e nero.
Si. Un bel bianco e nero acceso davanti, e tutti i reali colori ben nascosti dietro... come una fotografia antica: ci mostra quello che un obiettivo vedeva, ma magari non necessariamente la realtà che c' era.
E' così che mi sento quando salgo sul treno e occupo il mio ormai settimanale posto riservato: mi sento una rappresentazione del mondo, ma non della mia realtà. Appena poggiate le chiappe comincio a mettere i miei colori in stand-by, perchè so che sto per entrare in un mondo in bianco e nero, una dimensione in cui non è necessario mostrare tutti i colori che porto, perchè per farti capire ne sono necessari solo due.
Non è un discorso di falsità, sia ben chiaro, non parlo di mostrare una faccia completamente diversa della Luna dal sud al nord, si tratta solo di spostare in avanti certi sentimenti, e di mantenerne indietro e intatti altri. Lo faccio perchè che so che, se li tenessi li davanti così ben esposti nei loro colori vivaci, rischierei di lasciarli ad un Sole così forte che li schiarirebbe, ora dopo ora, e di nuovo sciacquo dopo risciaquo, strizzata dopo strizzata, lacrima dopo lacrima.
Ok, cerco di fare chiarezza.
I colori sono le emozioni e i sentimenti. Quelli che a volte sei obbligato a mettere in stand-by dentro di te perchè altrimenti, se ci pensassi veramente e intensamente tutte le volte, rischieresti di diventare pazzo, o un simpatico suicida. Così io preferisco nasconderli, buttarli dietro e non pensarci granchè sopra, perchè così sdrammatizzo la loro reale gravità che ne comportano. Tanto pensarci non porterebbe ad alcun miglioramento o risoluzione. Questa tecnica del nascondere è solo una conseguenza di una teoria che abbraccio da un po' di tempo ormai: vietato - farsi - del - male - gratuitamente (e aggiungerei: se - la - situazione - è - quella - e - non - si - cambia). Mi spiego.
Pensare veramente alla casa a cui si appartiene lontana, sentire totalmente quanto pesantemente ti manca una persona, desiderare così ardentemente di avere l'opposto di quello che hai ecc ecc, sono per me solo espliciti appagamenti masochistici, sentimenti dolorosi che le persone(che se ne compiacciono nel profondo) giustificano dalla loro apparente impossibilità di cambiare la propria (dolorosa) realtà, e che quindi ci sguazzano dentro. L' ipocrisia è proprio li: stai male prima di tutto non perchè stai male (anche), ma perchè stare male ti dà paradossalmente piacere.
Ho gustosamente notato che le persone che hanno questa tendenza non ammettono e non ammetteranno mai di avere questa natura così masochista. Hanno ben imparato a giustificarsela così: "non è colpa mia, non posso farci niente se il mondo è così ingiusto! ". Un 'altra cosa che ho notato di loro è che, quando riescono ad ottenere la loro pace dei sensi, o la cosa tanto ardita, non riescono a stare per molto tempo senza tutta quella sofferenza che una mancanza comporta, e ne cercano tempestivamente un' altra. Di sofferenza. O di mancanza.. prendetela come vi pare. Abitudine penso? No. Natura masochista. Grossa e dipendente quanto una droga. E io rido, pensando di rivedere le facce travagliate e appagate da qui a due giorni.
E' una proprietà che accomuna parecchi schieramenti umani da quel che vedo, e non so.. non so quanto in realtà mi valga la teoria che li spiega: "Perchè l'uomo è in continua evoluzione e ricerca della perfezione, e l' evoluzione e la perfezione implicano sofferenza.".. non so... a me sembra una gran bella cazzata. Chi l'ha detta... Darwin? Ehm... Aristotele? O forse no... Napoleone? Be, sti cazzi. Tre grandi coglioni masochisti. Per me, ignorante come sono. Io li vedo così. E rido.
Spetta spetta che in università ho studiato anche un' altra gran bella teoriona.. spe che diceva?! Ah si! Sosteneva che noi ci portiamo milioni di geni di storia e che questo ci porta a comportarci in modi a volte bizzarri e malevoli. Quindi che facciamo? Spieghiamo anche che se ci sono degli imbecilli rincoglioniti non si sono estinti solo per questo motivo? O che se il mondo è pieno di pedofili è perchè sono controllati da geni storici ribelli? Non so.... per me sono tutte cazzate.
E allora, tornando a bomba, perchè non ammettere che si prova piacere nell'essere masochisti e la facciamo finita qui? Perchè molti esseri umani trattano le persone che li odiano con infinito rispetto e chi li ama con infinito ribrezzo? Perchè non ammettere che è solo perchè si è fottutamente masochisti e non perchè "ci sono collegamenti fini e invisibili tra due persone che non si può definire in una sola parola il loro comportamento di insolito riguardo" ?
Perchè cerchiamo invisibilmente di metterci sempre nella situazione di poter soffrire? Perchè di questo si tratta, palesemente di questo si tratta.
Io una mia teoria ce l'ho, e la spiego così: perchè l' uomo ha sempre una tendenza che è l'altra dura faccia del narcisismo: l' uomo si fa schifo. E tanto quanto cerca l'approvazione (narcisistica) da una parte, tanto ne cerca lo schifo dall' altra, perchè è comunque l'altro modo che ci rimane per conoscersi e affermarsi nel mondo. Me lo spiegano i mille ricordi dolorosi che sono molto più dettagliati di quelli belli, e tra l'altro questi ultimi sono anche in netta minoranza numerica.
Me lo spiega il fatto che si impara più facilmente da una brutta esperienza che da una bella esperienza, e me lo spiega quanto una bella esperienza sia più incline a rendere così superficiali le persone rispetto ad una dolorosa. Certo ci sono le eccezioni: si impara anche molto dalle belle esperienze ma, guarda un po' tu, se siamo in grado di imparare dalle esperienze piacevoli è perchè prima ne abbiamo avute un'infinità di brutte... insomma. Siamo degli gnorri vestiti da dandy.
venerdì 10 luglio 2009
I love inutil things!!! 2
I love inutil things!!!
martedì 23 giugno 2009
Ferite di Lego
C'è chi fa crollare le case con le bombe, e chi le ricostruisce con i Lego!
sabato 20 giugno 2009
Scopriti il culo, e sii felice.
Oggi sarò brutalmente criptica, ma sono convinta che il messaggio finale lo capirete.
lunedì 27 aprile 2009
Questo mi rincuora... e anche molto!!!!!
giovedì 23 aprile 2009
Control+Alt+Canc
mercoledì 15 aprile 2009
Il Club più Inquietante
Quanti anni hai?
"Quaran'....ehm ne ho venticinque."
Il tuo hobby preferito?
"Guardare la partita in tv."
Come ti descriveresti?
"Muscoloso, sciupafemmine, certe femmine mi dicono che sono anche simpatico qualche volta."
La cosa più bella da dire ad una donna?
"Che bella gnocca!! Ahahahh! Anzi no la mia frase preferita che le colpisce subito è 'che bel telaio che c'hai!!"
Qual'è il piatto che preparesti per una prima cena romantica con una donna?
"Per restare in tema una puttanesca."
E se la tua donna ti tradisse?
"Be, spero che lo faccia con una donna, così magari gli chiedo di portare avanti una relazione a tre!"
Cosa significa per te trasgredire?
"Significa accedere ai limiti."
Ehm... forse eccedere?
"Eh! E io che ho detto?!Accedere accedere, io accedo spesso!"
Hai mai rinunciato a qualcosa per amore?
"Si, ho sempre rinunciato alla libertà, lo sapete l'amore è una cosa seria. Però non sono mai riuscito a rinunciare alla mia moto, eheh!"
Qual'è il tuo obiettivo per l'anno prossimo?
"Diventare grosso!"
E cioè.. ?
"Fare palestra, perchè alle donne gli piace!"
Questa invece è quella di una donna:
Quanti anni hai?
"Ho diciott... diciannov.. ehm.... vent'anni dai. Scusa sono rimasta indietro!"
Ascolti musica?
"Si mi piace tantissimo il rock!!"
Ah, e qual'è il tuo artista rock preferito?
"Maah, a me piace tantissimo Laura Pausini!"
Leggi?
"Si si moltissimo, specialmente le riviste."
Come sei?
"Egocentrista"
Cosa vorresti fare da grande?
"Ah bo non lo so... magari mi laureo, poi penso di impegnarmi a fare carriera nella velina."
Cos'hai rinunciato per amore?
"Alla mia libertà, ma non ho mai rinunciato al truccarmi!"
Se vuole fare colpo su di te , una persona cosa deve fare?
"Non gli devo piacere, se mi accorgo che gli piaccio allora non mi interessa."
La cosa più bella da fare dopo aver fatto l'amore?
"Andare a fare shopping!!!!"
Il tuo hobby preferito?
"Fare la pazza con le mie amiche!"
Hai mai fatto una follia per amore?
"Si tantissimo!!! Mi sono tagliata i capelli!!!"
Inutile dirvi che è tutto vero, mi sono limitata a riscrivere in copia incolla le loro battute.
Se non ci credete, accendete a ora di pranzo 'All Music: The Club' .... e poi ne riparliamo.
giovedì 2 aprile 2009
Ho smesso
Ho smesso di pensare
martedì 24 marzo 2009
Vera storia di una persona vera
Quando cammino mi faccio le storie. Si, penso a delle storie, per lo più macabre, o dai contenuti storti e impensabili. A volte ho provato a riportare le mie storie su carta, ma hanno sempre perso la loro turbata magia. Forse perchè la cosa più intrippante non sono le storie in se, ma i personaggi che vi sono coinvolti. I personaggi sono la vera storia, i loro sguardi, i loro movimenti.. sono loro i miei gioiellini intrippanti. Magari becco la musica giusta nello scorrimento veloce del mio Ipod, ed è la fine. Non ci sono per nessuno. Nel mio mondo scopro cosa davvero mi passa nella mente. Ed è crudele. Molto crudele. Non risparmio nessuno di voi, siete tutti porci al mio macello, e vi sbudello con estrema attenzione. Mi piacete quando siete così. Mi soddisfacete tutti. E anche voi siete felici di esserlo .
Sono consapevole della mia diversità .
So che la maggior parte delle persone, quando cammina, sogna. Si, sognano le cose più belle che renderebbero la loro vita più felice, meno noiosa di quella attuale.
Io non ci credo a questi cazzo di loro sogni, anzi, da qualche anno a questa parte la mia mente mi ha imposto di non usarla più per questi scopi. I sogni mentali li reputo la fonte più masochista e veloce a cui un uomo può tranquillamente attingere per farsi del male. Sono bassi, un po' come una sveltina: fai, più veloce che vuoi, raggiungi lo scopo e ti rimetti a lavorare alla tua vita, ancora più vuoto di prima.
Preferisco raggiungere i miei sogni con i piedi più che con la testa, e in questo modo so di essere una persona meno ipocrita di molte altre. So che i conti li faccio in casa mia, e il mondo esterno mi deve stare solo a guardare, posso permettermi di azzittirlo quando voglio. Sto mondo ciarlatano.
Il sogno è una delle forma mentis più ignoranti che conosca: ti illude, ti fa sentire vivo, poi torni in te, più incazzato di prima, e cominci a lamentarti col mondo di merda che hai, che se tu non puoi permetterti di avere quel sogno è colpa della società, non di te che ti fai bastare la tua scrivania e le tue mazzette di euro mensili, e che per di più, mentre lecchi l'ultimo culo, vuoi anche il posto a finestrino (che non hai neanche avuto il coraggio di chiedere per quanto avevi la lingua appiccicata a fare altro) .
E io dico "Hei, rilassati, sei ancora in tempo per tirarti un cappio attorno al collo". Pensa, io non ce l'ho neanche una scrivania, eppure riesco sempre ad avere un posto al finestrino.." . E tu mi odi, ossì che mi odi. E io godo, perchè sei solo uno stronzetto che la natura ben presto toglierà dai coglioni, mentre tu ti illudi di essere immortale.
Che poi questi sogni non sono altro che: macchine grandi, ville, celebrità, posti caraibici e abiti firmati. Sempre gli stessi. Solo gli stessi. Un uomo così può fermarsi solo a questi.
I veri sogni, quelli per cui lotti, per cui ti alzi in piedi e cominci a uscire fuori di casa per trovarli si interessano di quei sogni mentali sopra citati come ipotetico contorno, non come piatto principale. Ma si sa che l'uomo medio italiano è più dotato di parole che di fatti, e di belle parole in testa se ne dice tante..., poi però all'atto pratico, si cagano tutti nei pantaloni.
A volte mi annoio nel creare sempre storie, e mi capita di pensare alle persone che ho conosciuto durante la mia vita. Raramente ripenso a quel che abbiamo fatto insieme, più che altro mi capita di prendere tutte le loro facce, e di levargliele completamente. Gli cavo gli occhi, e guardo dentro. A volte ci vedo delle gran belle persone , piene di robe, di fantasia di creatività, di voglia di vivere. Amo guardare dentro di loro per quanto magari abbiamo condiviso ben poco insieme, e amo guardarle quando non sanno di essere guardate.
A volte, invece, ne scelgo alcune delle loro facce, e le reinvento. Le faccio diventare personaggi delle mie storie, gli dò una nuova vita, una nuova personalità, nuovi incontri. Le vedo vivere vite differenti, gli tolgo i pregiudizi che hanno e le faccio sfogare nelle storie più bizzarre possibili, o più dolci possibili, o più crudeli possibili, o più perverse possibili.
Di storie ne ho inventate tante e non sono così stronzo da parlarvene, ma sappiate che sicuramente, se siete dei praticanti di sogni mentali, ve la faccio passare meno liscia delle altre facce.
A volte faccio cose strane: mi prendo cura degli altri. anche se non li conosco. Credo sia il lato più perverso di me.
Vi abbasso un po' la tendina se vedo che state dormendo e il Sole vi penetra le palpebre, o vi tiro lo sciacquone e abbasso la tavolozza se sono entrato in bagno anche solo per lavare le mani, e a volte prendo la carta e vi asciugo tutte le gocce di urine capricciose che avete saggiamente lasciate esposte come dono divino, o rimetto in ordine un intero scaffale se trovo dei titoli di libri in una fila sbagliata. Potrei passarci delle ore, mi soddisfa vederli precisi e ben esposti. Godo nel vederli così ordinati, ed esposti. Maniacale? Ossessivo? Psicotpatico? Possibile killer? ... e perchè no?
Vi faccio credere a tutti che sono l'uomo più bravo del mondo, perchè non bevo, non fumo, non mi drogo, mangio sempre sano e genuino e non eccedo mai in quel che faccio, non una parolaccia.
Ma non lo faccio per voi: io lo faccio per me.
Ormai sono troppo spaventato dall'idea di poter morire di una morte troppo stupida, come il guidare veloce e ubriaco per poi spappolarmi le cervella contro un tronco d'albero mentre urlo "Sono liberooooooo!!!". Splack!, una patata bollita con ketchup... una schifezza tedesca insomma.. sai che imbarazzo.. Immaginate l'articol il giorno dopo: Titolo "Uomo di spiaccica contro un albero gridando la libertà". Ciak. Foto di me in giacca e cravatta. Ciak, foto della mia Maserati ripiegata. Ciak. 100 000 euro in fumo. Ciak. Imbecille. Ciak. Nessuno al mio funerale... già, per questa volta credo proprio che il mio narcisismo mi salverà.
Sono troppo vanitoso per poter pensare ad un finale del genere, peggio che morire con un lampadario in testa mentre guardo Sex and the City. Hei, sono un maschio io, certe cose non si devono sapere..
Vi faccio credere che sono l' uomo più pulito al mondo fuori, così posso essere liberamente sporco dentro. E tu non lo sai, tu non lo sai quanto lo sono, tu non lo sai...
giovedì 19 marzo 2009
Non è cheeeeee ....
Bolle di sapone
Bolle. Bolle di sapone.
Mi concentro su questo e non sento più nessun dolore.
Chiudo gli occhi e mi sento leggera. Immagino di volare in una bolla dalle proiezioni multicolore, che gira gira gira... io sono dentro, il mondo è fuori, e il pensiero di me altrove.
Mi sento leggera, e protetta dal quel profumo dolce e delicato del sapone da cui sono fuggita via. Però voglio quel profumo, quello che mi ricorda la mia nonna quando lavava i panni al ruscello. Ecco, quello. Quel sapone, quel rumore, quel profumo.
Chiudo gli occhi, lo respiro nei miei ricordi, e non ci sono più per nessuno. Penso: "Stavolta nessuno potrà farmi del male." ...
... Ovviamente non è vero.
Però, quando riapro gli occhi, tutte le volte, non sono mai completamente qui. E non sono neanche completamente altrove. Sono solo rimasta un po' sospesa in quella bolla di sapone.
domenica 15 marzo 2009
Noi siamo una famiglia musicista
venerdì 6 marzo 2009
Observatorium Femminile
Stando al discorso di prima, ho notato alcuni messaggi senza inchiostro da parte di alcune donne verso altre loro 'amiche' donne veramente divertenti: