sabato 22 maggio 2010

Solo un ...





-Busta pagaaaaaa!!! Soldiiii!!! Uuuuuh bello bellissimoooo finalmente dopo anni di sbattimento sono arrivatiii!!

-Allooora allora mi ascolti bene: voglio un Neumann..no anzi due!, uno per il live e uno per casa.

-Pooooi vediamo vediamo..mmmm si! Si si si: voglio una Canon Reflex + obiettivo per scarsa luminosità + obiettivo per grandi spazi all'aperto + obiettivo grande risoluzione macro, si si.. dovrebbero già bastare..

-Ah be ma ci sta bene anche una BBella videocamera full hd, grandangolo che fa sembrare tutto più graaande laaaaargo immeeeeenso eheehh eh?!?! Eh?!?! Che ne dice che ne DICE LEI?!?!?

-Poi poi… ops.! come ha detto scusi?! No ci dev'essere un errore mi faccia controllare…

…ah… sono solo… mmm.. be, mi aspettavo di più.. eh be allora mi faccia fare un rapido calcolo la prego: dopo bollette, affitto e tasse mi rimangono.. solo 200 euro?!

- ...

-Ok… allora prendo solo un caffè, grazie .



..

sabato 15 maggio 2010

Quando l' ammettere un tuo limite non è simbolo di sincerità.. ma di presunzione





Certa gente non apprezza la sincerità, preferisce che tu gli spari cazzate e nuvole in cielo per poi ritrovarsi con il culo per terra a piangere, rinfacciandoti anche la tipica frase "perchè non me l'hai detto?" quando glielo hai scritto sulla fronte a caratteri cubitali per circa un mese.


Per molte persone il NON LO SO FARE è una bugia, perchè nessuno ammette con così umile semplicità, davanti ad un altro essere umano, un proprio limite. Ammettere un punto debole è segno di pazzia i bugiardìa, non di umanità.


Per queste persone, il fatto di declinare la partecipazione ad una loro iniziativa per, legittima, incapacità, è automaticamente interpretato come un sinonimo di presunzione (perché pensano che tu gli stia sparando una cazzata, che gli dici che non sai farlo così te lo levi dai coglioni) piuttosto che la pura, e semplice verità. Credono che sia una balla bella e grossa, offensiva per giunta.


Quando spieghi a questo essere che tu quella cosa non sei capace di farla come lui vorrebbe, egli semplicemente non ci arriva a capire che, magari, una cosa la sai fare limitatamente al raggio d'azione per cui finora ti sei limitata ad usarla per necessità, e che chiedendoti ti dare una certa cosa specifica, forse, sta sopravvalutando anche un po' le tue capacità


Mi spiego meglio:

Per loro, se ti piace mangiare, necessariamente ti piace mangiare tutto.

Magari adori la cucina, ma i peperoni proprio non li sopporti, ed è li che loro non arrivano: ti sentirai porre la tipica domanda "suvvia, mangi tutto, e ora fai i capricci per un semplice peperone? Dai impara a mangiarlo, che ti costa?". E tutto questo per un semplice motivo: se loro ti obbligano nell' impegnarti a fare qualcosa che, fondamentalmente, tu non hai interesse di coltivare, è semplicemente per una loro esigenza, non tua. Il motivo è uno solo: sanno cucinare solo peperoni, e il problema non è la loro ristrettezza cuochesca, ma la tua ristrettezza culinaria. Puoi mangiare tutto, ma se non mangi i peperoni allora sei tu il deficiente.

Questo discorso si può estendere a qualsiasi campo della vita, e ahimè anche nella musica. Si può riscontrare un atteggiamento simile da tuoi simili, e quindi anche da musicisti tanto musicisti quanto te, e forse anche meno.


La verità è che alla gente non basta mai, la verità è che la gente ti considera come più gli conviene, e ti vede come più intende sfruttarti, non badando a sfruttare il meglio di te ma quello che è meglio per loro. E da li, ovviamente, vengo fuori i peggior casini di merda che possano mai saltare fuori.



Il problema è uno solo: la gente non ammette i limiti umani degli altri perché non gli conviene. Pensano che tutto è facile quando si tratta di parlare della mente o delle mani di un altro, che egli tutto può.. ma quando si parla di loro, delle loro capacità, per carità non tocchiamoli o ci spalmeranno quintali di merda e vittimismo addosso dicendo a noi con toni molto incazzati e arroganti la tipica frase "ma come ti permetti, sono fatti miei se io certe cose me le sbrigo in una certa maniera, tu impicciati degli affaracci tuoi".


Si fa presto a fare i conti sulle mani degli altri, e questo perché certe persone non vedono chi gli sta davanti, di loro vedono solo gli interessi che potrebbero ricavare e sfruttare per le loro esigenze.





sabato 1 maggio 2010

you' re missing


Si sostiene che la parola you're missing sia molto più intima, complicata e profonda della semplice traduzione in italiano del "mi manchi" . E' incompleto anche spiegarla con un quasi leggero "sei scomparsa" .
Le due parole che si avvicinano di più all'esprimerla sono "Tu manchi", la quale racchiude la tristezza e l'abbandono, il senso di vuoto e la tragedia che ne scaturiscono come conseguenza.

Tu manchi .








http://www.youtube.com/watch?v=DfvSKgrjHqE