Senza viaggi non trovo l'ispirazione per scrivere, prima di tutto perchè non ho lo stimolo che mi porta a pensare, e intendo pensare oltre i soliti pensieri.. non ho quello switch che mi fa volare lontano.
Preferisco non scrivere nulla in questi casi, magari a volte disattivare la bocca può essere una buona cosa.
Comunque questa notte qualcosa qui è successo, mi sono trovata a fare una cosa che da tanto tempo avevo smesso di fare per paura di dare fastidio al resto del mondo tenendo la mia lucetta accesa alle 4 e mezza di notte, questa notte sono tornata ad essere me stessa, sono tornata a cercarmi e scoprirmi attraverso le parole e la musica, oscillando tra dolore, sconforto e compassione, cercando parole e trovando vuoti, non perchè non ci fossero, ma solo perchè non le sento, io ora non sento nulla. Non sento emozione, non sento odore, non sento il sapore di quel fuoco che brucia dentro di me e che esce fuori tramite le parole e i suoni. Mi sento così, ... spenta.
Eppure non me la prendo, mi rispetto. Rispetto il mio silenzio, rispetto le mie pause, e rispetto il mio impegno a cercarmi sempre e comunque, in ogni battito, in ogni piccolo rumore, in ogni piccolo spazio che riesce a rapire la mia mente, anche solo per un po'.
E' difficile stare in piedi quando si è continuamente buttati giù a terra, ed è molto più facile sentirsi delle merde incapaci piuttosto che reagire e continuare a rimanere a testa alta, il perchè è semplice: reagire comporta energia e fatica, l'arrendersi non comporta alcun minimo sforzo, solo quello di non voler più essere qualcuno per se stessi. Bella botta per chi è vanitoso, niente di così tragico per chi si accontenta di poco.
Mi chiedo solo quanto tempo passerà ancora prima di riavermi, perchè ora sto solo combattendo per non perdermi.
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