giovedì 5 febbraio 2009

Il mio testa coda



Tanti mesi, tanti anni, un antibiotico e via..... tre bicchieri di Colle Secco, forse due di birra Moretti... e via... la mia testa vacilla, gira, si diverte, si libera. Ora sono in testa coda, l'unica cosa che so fare, e la trovo fantastica. Testa coda, fiuuuu giro come una saetta, rido rido rido la vita è tutta qui lo farei per ore e ore. Il mio testa coda, la mia coda sulla testa... attenti quasi la afferro con le labbra.

Tanto da domani avrò tempo di rimanere coi piedi per terra, da domani essì, si torna tondi, o quadrati, sicuramente dentro dei limiti, che se li oltrepassi poi son cazzi, perchè sai che sei tu con te, che sei l'ombra di te... e se ti perdi, ti perdi. Niente testa coda, niente divertimento... per favore ridatemi la calcolatrice che l' ho lasciata nella borsa tempo fa. Chissà se funziona ancora... forse l'ho prestata.. 

Tanto è inutile che cerchi di andare dritto, se sei storto non c'è nulla che ti possa far infrangere la tua storta natura. Rassegnati, tanto domani non ci penserai più.

Che vuoi che sia, 7 ore passano in fretta, bastano poche riflessioni per convincerti che la realtà è solo un mero sogno, basta solo che tu ti autoconvinca e subito svanisce tutto, e vedi cemento, cemento, nient'altro che cemento. E magari ti piace pure. Perchè tanto è l'unica cosa che vedrai per i prossimi giorni, ed è un bene che tu ti autoconvinca che sia la cosa più bella del mondo.

Musica maestro, voglio ballare fino a quando non ne rimango stecchita da tutta questa folle inibita felicità. Il mio testa coda, tutto quello che ho, tutto quello che ora so fare. E sono felice. 

Tanto da domani non c'è più musica, c'è solo un groviglio di cravatte a forma di note appese ad un collo, che ballonzolano e fingono di essere..... musica. Cravatte al collo, musica al collo, musica appesa, cravatta appesa... musica lavoratrice.  Nessun testa coda, nessun dono... nessuna musica, solo lavoro.

Dategli una 24 ore, sono convinta che ci strabiglierebbe tuttti... no non con la sua musica, con la sua 24 ore appesa al collo.

Macchè.... non sanno cosa si perdono... quaggiù, lassù.  Sti polli di cemento e fumo. Sti polli.

Datemi un mohito, che tanto qui sanno fare solo questo.










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